FONTE: TELEBLU 16/05/2016.
https://www.teleblu.tv/ataf-allultima-corsa-tavolo-mercoledi-18-landella-al-cda-andate-avanti/
Archiviato l’ennesimo sciopero di venerdì scorso, il cda di ATAF intende andare spedito verso il nuovo piano industriale 2016-2018, propedeutico alla rimodulazione del debito che l’azienda di trasporto locale sta tentando col Tribunale di Foggia e per il quale, a sentire il presidente Raffaele Ferrantino, si è già prodotto “abbondante ritardo: l’azienda rischia di non farcela”. E dunque via all’ultimo step.
È di venerdì 13, a qualche ora dallo stop voluto dai sindacati, la comunicazione con cui sono si è tornati a convocare le sigle per quello che si spera essere l’ultimo dei tavoli. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio.
Una comunicazione forte anche del via libera giunto questa volta proprio dal sindaco Franco Landella che, nel bacchettare la politica ricordando come sia l’organo di amministrazione a decidere (“seppur nel rispetto degli indirizzi generali formulati dal consiglio comunale e dall’assemblea dei soci” scrive il primo cittadino), esorta il cda ad andare avanti. Com’è noto, infatti, al piano del cda è stato contrapposto nei giorni scorsi una stesura alternativa prodotta dai consiglieri comunali Giuseppe Mainiero e Pasquale Cataneo, sottoscritta – dicono- dal 70% dei colleghi di assise, tra maggioranza ed opposizione.
Un documento in 15 punti sul quale è giunto anche il plauso delle sigle sindacali, posto all’attenzione dei dirigenti delle partecipate e dell’ufficio finanziario, Angelo Masciello e Carlo Dicesare, che ne hanno scandagliato punti di forza e di debolezza. E tuttavia il piano lo fa il cda, ricordano nella loro relazione tanto i dirigenti che il sindaco Landella (una tesi, secondo indiscrezioni, “contro l’ingerenza della politica” agitata a muso duro dal primo cittadino all’indirizzo dei consiglieri): il piano dei consiglieri “è un ottimo contributo di idee” liquidano Masciello e Dicesare; e però quello del cda sarebbe preferibile laddove presume un risparmio di almeno due milioni di euro (vitali per Ataf, in forte crisi di liquidità) e mira a tenere dentro gli ex operatori della sosta esclusi dall’operazione Apcoa ed a riqualificare il personale interno posto che, da qui a fine anno, andranno in pensione almeno una ventina di autisti.
Ma non tutto è perduto, par di capire. E di quel “contributo di idee” Ferrantino & co. fanno propri nove punti, è spiegato nelle carte: dalla rimodulazione dei tempi accessori alla richiesta ai sindacati di riduzione dei permessi; dagli esoneri del personale inidoneo alla esternalizzazione del servizio di guardiania (che dovrebbe essere appaltato ad una agenzia di guardie giurate attraverso evidenza pubblica). Accanto a questo, assi portanti del nuovo piano industriale (elencato in 17 punti) saranno la riqualificazione di tutto il personale interno con passaggio delle restanti unità part time a full time (per aumentare le corse dei bus e allungare l’apertura delle officine al pomeriggio) e l’azzeramento totale degli straordinari. Quindi la locazione del parcheggio Zuretti.
Sul tavolo dei sindacati mercoledì 18 arriverà anche la disdetta di tutti gli accordi sindacali a partire dal 1^ giugno. “Tale disdetta – si legge- è motivata dalla sopraggiunta insostenibilità economico-finanziaria di detti accordi in presenza di una situazione aziendale fortemente critica che negli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata e che potrebbe portare in breve tempo, se non sottoposta ad interventi immediati ed urgenti, allo stato di crisi della società già nel corso del 2016”. Socio unico e sindacati sono avvisati, insomma. Sul tavolo, legata al buon andamento del confronto con le parti, anche la permanenza stessa del presidente Raffaele Ferrantino alla guida di Ataf. Per sua stessa volontà.