Seconda stazione di Foggia, i senatori pentastellati ascoltano la “lezione” di CATANEO.

 

Seconda stazione di Foggia, i senatori pentastellati ascoltano la “lezione” di Cataneo.

FONTE : L’IMMEDIATO DEL 07 DICEMBRE 2018.

Seconda stazione di Foggia, i senatori pentastellati ascoltano la “lezione” di Cataneo

I portavoce presenti si sono impegnati formalmente, così come già fatto in precedenza, ad adire le sedi e gli enti competenti sull’annosa questione del bypass della stazione di Foggia

Botta e risposta tra l’eletto comunale e provinciale Pasquale Cataneo e i parlamentari pentestallati sul tema della seconda stazione. Si è svolta questa mattina presso la Presidenza del Consiglio Comunale di Foggia la conferenza dei capigruppo consiliari del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia in seduta congiunta, convocata dal Presidente del Consiglio Comunale Luigi Miranda sulla questione relativa al Bypass della Stazione di Foggia nella tratta ferroviaria Bari-Roma ed alla questione dell’aeroporto “G.Lisa”. Alla riunione sono stati invitati i consiglieri e assessori regionali eletti nella Provincia di Foggia nonché tutti i Parlamentari del collegio.

Il Presidente Miranda, introducendo l’incontro durato circa due ore alla presenza anche dei Senatori Gisella Naturale e Marco Pellegrini, ha auspicato un approccio alla questione nel merito e priva di preconcetti. Assente l’onorevole Giorgio Lovecchio che più di tutti si è detto contrario alla seconda stazione per evitare consumo di suolo.

Pasquale Cataneo mostra il tracciato Rfi.

I parlamentari presenti si sono impegnati formalmente, così come già fatto in precedenza, ad adire le sedi e gli enti competenti affinché l’annosa questione del bypass della stazione di Foggia nella tratta ferroviaria Bari-Roma venga al più presto scongiurata. “Se abbiamo approvato certi atti non abbiamo inventato nulla, per arrivare al colloquio col Ministro, non ci si arriva a parole, ma citando fatti e questioni tecniche, facendo un’analisi costi benefici. Dovrà prendersi la responsabilità di aver approvato 1,5 miliardi € per 10 minuti e non aver finanziato invece la seconda stazione che serve un territorio di 4 milioni di persone”, ha detto Cataneo alla senatrice Naturale.

 

Provincia di Foggia: linee guida e cabina di regia, due attività efficaci e condivise.

FONTE : NEWS GARGANO DEL 21/11/2018

https://www.newsgargano.com/index.php/notizie-capitanata/item/898-provincia-di-foggia-linee-guida-e-cabina-di-regia-due-attivita-efficaci-e-condivise

Consigliere provinciale e comunale Cataneo: giornata proficua quella svoltasi il 19 u.s. a Palazzo Dogana

Foggia. La giornata della seduta di insediamento con l’atto di giuramento del nuovo presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, ha visto al mattino due altri importanti argomenti trattati come le linee programmatiche ed il regolamento Tosap al riguardo interviene il consigliere provinciale (e comunale) di Foggia Pasquale Cataneo: “sulle linee programmatiche presentate dal presidente ai sensi dell’art. 30 – personalmente totalmente condivise ho proposto in aula con un emendamento alcune aggiunte che approvate all’unanimità dal Consiglio, e di questo ringrazio il Presidente e tutti i colleghi consiglieri, hanno integrato il documento iniziale sulla maggiore interazione tra Beni e Attività culturali e Turismo, per la mobilità ciclistica l’inclusione della Capitanata nell’itinerario della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e la connessione con quella Adriatica mentre per quella del trasporto pubblico e infrastrutturale e di sistema come priorità la concreta attuazione degli indirizzi contenuti nella delibera del Consiglio provinciale n.11/2018 su Reti e Hub intermodale, per il soccorso civile l’impegno ad una celere e concreta attuazione delle previsioni della Delibera di Giunta regionale della Puglia n. 1590/2017, nello sviluppo sostenibile per una maggiore condivisione degli interventi di monitoraggio delle matrici ambientali con gli stakeholder ed attuati da ARPA Puglia, e quelli attivi a supporto di flora e fauna, infine nella diversificazione delle fonti energetiche la definizione della capacità territoriale residua, per eventuali nuovi impianti eolici e fotovoltaici, attraverso studi di monitoraggio effettuati dall’Ente.”

Sul punto aggiuntivo proposto all’ordine del giorno del consesso provinciale il consigliere Cataneo sottolinea l’importanza del secondo voto, anche questo unanime: ”anche molto significativa è stata l’approvazione del regolamento provinciale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (C.O.S.A.P. e la contestuale abrogazione del precedente T.O.S.A.P.) che ha apportato, su proposta degli uffici competenti e con la validazione da parte del Collegio dei Revisori (puntualmente presente con un rappresentante in aula), modifiche concettuali rilevanti ed alternative con il passaggio da tassa a tariffa. Nel mio intervento ho sottolineato la necessità di verificare e completare, laddove non aggiornata, una puntuale mappatura delle concessioni in essere che, una volta completata, potrà assicurare una migliore gestione di questa entrata essenziale per garantire un concreto miglioramento ai cittadini del nostro territorio dei servizi erogati dall’Ente rafforzando anche il maggior ruolo e l’utilizzo del personale della Provincia.” Nel pomeriggio invece, si è tenuta una riunione della Cabina di Regia per una ricognizione complessiva, a livello provinciale, sullo stato dell’arte delle elaborazioni progettuali relative alle opere individuate, per la Capitanata, nell’ambito del Patto per la Puglia “è stato un altro concreto momento di analisi promosso in modo lungimirante dal Presidente -ha affermato in merito il consigliere provinciale esperto di infrastrutture e trasporti che continuando precisa- nel corso dell’incontro sono state raccolte notizie, fornite dai rappresentanti dei Enti/Associazioni datoriali e sindacali intervenuti che, convocati sulle progettualità infrastrutturali previste dallo strumento di programmazione, hanno espresso puntualmente le singole posizioni al riguardo ed hanno avuto anche spunti e riflessioni riguardanti la riunione svoltasi in Prefettura lo scorso 07/11 u.s.. Siamo in una situazione peculiare che, se gestita con oculatezza e condivisione sistemica, -conclude il consigliere provinciale foggiano al suo primo mandato biennale e che fin dall’inizio ha posto in rilievo l’attenzione ad esempio sui sistemi di trasporto, sulla viabilità provinciale e sull’edilizia scolastica- può rappresentare una ghiotta occasione per cercare di risolvere le criticità che riguardano le reti, le infrastrutture e la loro incompiuta visione sistemica in Capitanata, ciò anche per quelle emergenti dalla lettura del documento “Atto del Governo n. 46” come emendato dalla 8^ Commissione permanente del Senato ed esposte nel corso dell’incontro pomeridiano, nonché per i riverberi che ci potrebbero essere anche in riferimento ad alcuni temi oggetto del Programma di Sviluppo della Capitanata come ad esempio il ruolo della struttura aeroportuale foggiana per il Distretto Turistico del Gargano e, più in generale, dell’intera area vasta che sovrasta l’ambito provinciale della Capitanata.”

Conferenza stampa. Pasquale Cataneo su Atto del Governo n. 46.

FONTE : NEWS GARGANO

https://www.newsgargano.com/index.php/politica/item/851-conferenza-stampa-pasquale-cataneo-su-atto-del-governo-n-46

Atto del Governo n. 46:smagliature e sperequazioni

Consigliere provinciale e comunale Cataneo: si possono lasciare ancora opere incompiute?

Foggia, 13 novembre 2018. A livello parlamentare è in discussione l’Atto di Governo n. 46, che è stato approvato con l’espressione di un parere favorevole dalla 8^ Commissione permanente del Senato, previa apposizione di numerose condizioni relative ad alcuni aspetti ed argomenti rilevanti per le connotazioni infrastrutturali, soprattutto in ambito ferroviario, in collegamento con altre strutture puntuali quali ad esempio porti ed aeroporti che riguardano poco e/o male, direttamente o indirettamente, la Capitanata. Ciò assume maggiore contraddizione soprattutto in considerazione dello svolgimento a Foggia la scorsa settimana, presso la Prefettura, di una riunione di rappresentanti di Istituzioni, Enti locali ed Associazioni di categoria promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri avente per oggetto un Programma di Sviluppo per la Capitanata. L’incontro è stato definito, nella lettera di convocazione, quale propedeutico alla stesura di documento concernente alcune tematiche tra le quali sono ricomprese anche quelle infrastrutturali come la viabilità dei Comuni del Subappennino e l’aeroporto Gino Lisa soprattutto con l’orizzonte della promozione del settore turistico. Nel corso di una conferenza stampa indetta per il prossimo 15 novembre alle ore 10.30 presso la Sala della Ruota, sita al primo piano di Palazzo Dogana in piazza XX settembre a Foggia, il consigliere provinciale e comunale di Foggia Pasquale Cataneo esporrà le criticità che riguardano le reti, le infrastrutture e la loro incompiuta visione sistemica in Capitanata,  emergenti dalla lettura del documento parlamentare in esame, così come emendato, ed i riverberi che ci potrebbero essere anche in riferimento ad alcuni temi oggetto del predetto Programma di Sviluppo come ad esempio il ruolo della struttura aeroportuale foggiana per il Distretto Turistico del Gargano e, più in generale, dell’intera area vasta che sovrasta l’ambito provinciale della Capitanata.

Atto del Governo 46: alle parole non seguono i fatti e le risorse.

FONTE: STATO QUOTIDIANO.

https://www.statoquotidiano.it/04/10/2018/atto-del-governo-46-alle-parole-non-seguono-fatti-le-risorse/643685/

Foggia 04 ottobre 2018. “E’ stato presentato il 05 settembre 2018 in entrambi i rami del Parlamento Italiano alle due Commissioni permanenti competenti, la VIII^  (Lavori pubblici, comunicazioni) ed alla IX^ (Trasporti) l’atto n. 46 con lo Schema di contratto di programma 2017-2021 – Parte Investimenti tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. a seguito delle disposizioni in merito della legge 14 luglio 1993, n. 238, art. 1, commi 1 e 2. Il documento -precisa il consigliere comunale e provinciale di Foggia Pasquale Cataneo-, la cui data per l’espressione di un parere motivato è prevista per il prossimo 11 ottobre 2018 cioè tra una settimana, si compone di 14 articoli. Successivamente al parere parlamentare il contratto (o il relativo aggiornamento) viene sottoscritto dalle parti, approvato, e, successivamente alla registrazione alla Corte dei conti, entrerà in vigore con i suoi effetti.”

Lo schema di Contratto di programma 2017-2021, parte investimenti, tra Rete ferroviaria italiana e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è finalizzato a regolare la programmazione degli investimenti di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria, nonché gli interventi relativi alla sicurezza della rete e all’adeguamento della stessa agli obblighi di legge, in coerenza con gli indirizzi strategici della programmazione economico-finanziaria nazionale e comunitaria. Il documento presenta, nella struttura e nei contenuti, rilevanti elementi di novità rispetto ai precedenti contratti di programma. Lo schema all’esame contiene infatti non soltanto gli investimenti in essere nel periodo di vigenza del contratto ma anche quelli afferenti ad un piano di investimenti decennale (con l’indicazione dei relativi fabbisogni) nonché, in un’apposita sezione, l’indicazione delle opere in programma la cui progettazione avrà inizio “oltre piano” (ossia oltre il 2026). Ciò consente una visione di ampio respiro dello sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, favorendo un’analisi più dettagliata delle diverse priorità di intervento. Inoltre sono presenti, per la prima volta, dieci appendici al contratto che forniscono una rilevante mole di informazioni dettagliate sugli interventi oggetto del contratto. Sotto il profilo del contenuto, lo schema prevede nuovi finanziamenti contrattualizzati, per un importo pari a 13.925 milioni di euro, cui vanno sottratti definanziamenti per 666 milioni di euro. Pertanto si registra un saldo incrementale nel contratto pari a circa 13.259 milioni di euro.

“Purtroppo -sottolinea il rappresentante politico foggiano- nella tabella A (Portafoglio investimenti in corso e programmatici, che presenta gli interventi secondo il loro stato attuativo e finanziario articolato in cinque classi (programmi pluriennali di intervento; interventi in esecuzione; interventi prioritari; interventi in progettazione; interventi in programma) (pagg. 31-102) non vi è nessun riferimento, implicito o esplicito, al progetto di Hub intermodale con la 2^ stazione sulla rete Ten-T e dei relativi interventi di sistema approvato dal Comune, con la Delibera n. 13 del 16 marzo 2017, e dalla Provincia di Foggia, con la Delibera n. 11 del 13 aprile 2018 la cui realizzazione porterebbe in tempi brevi, con un alto rapporto Benefici/Costi per oltre 4,5 milioni di residenti e per gli altri fruitori derivanti dai differenti flussi di mobilità, una riduzione degli attuali tempi di percorrenza sulla trasversale appenninica, che collega la Puglia e parte della Basilicata con la Campania ed il Lazio e viceversa, di circa 10 minuti per i treni veloci e circa 15 minuti per Intercity e merci, rende concreta l’intermodalità e l’interazione tra Trasporto Pubblico Locale e lunga percorrenza“

Tale “dimenticanza” assume una rilevante contraddizione se rapportata agli incontri espletati nei mesi scorsi in Regione Puglia ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla necessità ineludibile di proficuo e corretto utilizzo delle risorse pubbliche in investimenti con evidenti ritorni sia per i cittadini che per il sistema produttivo.

“Dopo la Conferenza stampa del 02 ottobre -afferma Cataneo– dove questa situazione di stallo è stata denunciata ancora una volta, sono evidentemente senza riscontro finora, su questa specifica progettualità, le affermazioni espresse l’8 settembre a Bari sul grande piano delle infrastrutture e la realizzazione dell’alta velocità dall’attuale Presidente del Consiglio. ‘Sono le priorità dell’esecutivo soprattutto qui al Sud e in Puglia’, aveva spiegato il premier Conte, raccogliendo applausi e consensi corali, che proseguendo nel suo intervento in merito aveva affermato: “Le infrastrutture in questi anni sono state pesantemente penalizzate. Dall’ammodernamento e dalla revisione del sistema delle concessioni otterremo la valorizzazione delle opere pubbliche e il favore del partenariato. Ma non si può lucrare sui beni pubblici a spese dell’intera politica“. E’ l’ora di comprendere se veramente – conclude il consigliere comunale e provinciale di Foggia – vi è un cambiamento concreto da parte dei nostri rappresentanti al Governo ed in Parlamento quando si discute di progetti e non si stanziano risorse come per quello dell’Hub intermodale a Foggia che, negli obiettivi, nei tempi e nei costi, siano veramente utili a migliorare la qualità quotidiana della vita dei cittadini e dell’ambiente, e diano maggiore competitività e pari opportunità alle imprese che operano al Sud. Per tale finalità auspico un intervento corale dei soggetti istituzionali del territorio per apportare già nelle due Commissioni una modifica inclusiva della progettualità predetta con le risorse relative, in modo esplicito, nel documento in esame e dichiaro la mia totale disponibilità per gli aspetti informativi e motivazionali al riguardo soprattutto ai parlamentari eletti nel territorio ed ai loro collaboratori”.

 

Comune di Foggia: Cataneo, Marasco&Co denunciano i ritardi attuativi di Landella.

FONTE L’IMMEDIATO 02/10/2018

https://www.immediato.net/2018/10/02/comune-di-foggia-cataneo-marascoco-denunciano-i-ritardi-attuativi-di-landella/

I temi della loro conferenza stampa ancora una volta quelli della mobilità, con la mancata attuazione di due delibere comunali, una del marzo del 2017 e l’altra dell’aprile 2018.

Nuova conferenza stampa di pezzi di minoranza del Comune di Foggia, composti da Pasquale Cataneo, Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura e il capogruppo del Pd Augusto Marasco. I temi ancora una volta quelli della mobilità, con la mancata attuazione di due delibere comunali, una del marzo del 2017 e l’altra dell’aprile 2018. A distanza di circa un anno e mezzo dall’approvazione degli atti di orientamento, gli indirizzi politici non sono stati ancora realizzati, denunciano gli eletti. Così come non hanno ancora preso corpo parte degli investimenti infrastrutturali previsti per la Capitanata. Dal treno tram con inserimento funzionale nell’hub intermodale alla piattaforma logistica Asi-Incoronata. Senza contare l’eterna discussione sulla seconda stazione ferroviaria. O la presenza sulla linea adriatica di un tratto a binario unico tra Lesina e Termoli.

Gli eletti ritengono che sia necessario dare attuazione agli indirizzi e aprire “immediatamente un confronto in Regione Puglia e Ministero”, alla luce dei nuovi interlocutori ministeriali e aziendali. “Dobbiamo avere una posizione quanto più condivisa a livello territoriale per gli effetti positivi per oltre 4,5 milioni di residenti non solo in Capitanata ma nell’intera Puglia e parte della Basilicata, oltre alla maggiore competitività con tempi e offerta migliori rispetto ad oggi, in tutte le relazione da e per Roma/Napoli con gli interventi previsti che hanno un rapporto benefici/costi estremamente positivi se comparati ad altri interventi simili”, hanno osservato all’unisono Cataneo e Marasco.

L’arretratezza del territorio dauno, hanno ricordato i consiglieri, è stata certificata anche dal premier Giuseppe Conte, quando nell’inaugurare la scorsa Fiera del Levante ha sottolineato che le linee ferroviarie pugliesi e in particolare quella della Capitanata erano obsolete e assai in ritardo rispetto al resto del Paese.

C’erano degli impegni sia in Comune sia in Provincia, per una valutazione di sistema. La Seconda stazione con l’eliminazione del passaggio a livello insieme alla piattaforma logistica integrata creerebbero un riverbero importante, con un minor tempo di percorrenza, di 10 minuti e 15 minuti. L’urgenza di discutere sta nel fatto di dover dare attuazione agli indirizzi per rilanciare e attuare le due delibere con un progetto”.

Cataneo, gli indipendenti e Marasco si faranno portavoce di queste istanze con i parlamentari pentastellati in modo che tali problematiche siano portate con chiarezza e tempismo al Ministro Danilo Toninelli.

Mobilità sostenibile Foggia, attacchi al Pums. “Non recepite 2a stazione, piattaforma logistica e aree dismesse”

FONTE L’IMMEDIATO 18/09/2018

https://www.immediato.net/2018/09/18/mobilita-sostenibile-foggia-attacchi-al-pums-non-recepite-2a-stazione-piattaforma-logistica-e-aree-dismesse/

Gli eletti Pasquale Cataneo, Vincenzo Rizzi, Marcello Sciagura e Augusto Marasco quali hanno messo in dubbio la stessa validità del documento di integrazione della mobilitàhttps://youtu.be/yPDKjtWGC1A“Lo strumento del Pums così adottato non è coerente con le indicazioni fornite dal consiglio comunale né ha recepito le delibere approvate”.È questa la constatazione degli eletti comunali Pasquale Cataneo, Vincenzo Rizzi, Marcello Sciagura e Augusto Marasco, i quali hanno messo in dubbio la stessa validità del Pums, che, secondo la legge avrebbe potuto essere licenziato il 5 ottobre, anziché rincorrere il termine del 7 settembre per partecipare ai bandi regionali.

Al piano della mobilità, secondo Cataneo e gli altri, mancano almeno tre obiettivi: la definizione della II stazione ferroviaria, che non ha avuto alcun recepimento nel programma, la individuazione dell’area della piattaforma logistica e la valorizzazione delle aree ferroviarie dismesse.

Solo con la definizione di tali obiettivi, l’amministrazione potrà formare una delegazione trattante col Ministero dei Trasporti e fissare un tavolo con Trenitalia per la programmazione degli interventi. “Tutto questo, ben presente nel programma elettorale di Franco Landella,  è ancora più essenziale oggi che il quadro politico è cambiato a Roma, è cambiato il Ministro, c’è un altro direttore generale a Trenitalia, occorre capire quali sono le idee a riguardo del governo gialloverde. Sarebbe opportuno che una delegazione si interfacci con i nuovi interlocutori ministeriali”, ha osservato Cataneo che insieme a Marasco denuncia uno “scollamento tra i temi trattati in consiglio e l’azione di governo di sistematica disattenzione della Giunta Landella”.

La valutazione ambientale strategica, che analizza quanto prodotto e consegnato, potrebbe anche mutare in virtù dell’escamotage dell’emendamento allegato al Pums.

La partita delle aree ferroviarie dismesse è ancora aperta, è lì che il Comune dovrebbe esprimersi, per eliminare la cesura che esiste in città tra il Villaggio Artigiani e il Rione Diaz e il resto del contesto urbano. Serve una ricucitura, non chiamiamolo riammagliamento o rammendo. Occorre valutare tutte le opere di compensazioni. Che fine ha fatto il treno tram? Gli amministratori devono dare conto delle progettazioni che sono state ammesse a finanziamento. Perché la connessione Foggia-Manfredonia non può essere simile a quella della Foggia-Lucera? Quali sono gli obiettivi della gara provinciale e come si presenterà a questo appuntamento Ataf, solo con una flotta obsoleta, 270 dipendenti e un piano di ristrutturazione del debito discutibile?”, ha domandato Marasco.

La penetrazione in città se legata a Ferrovie del Gargano avrebbe permesso ad Ataf, a detta dell’architetto, di avere maggiori chance in sede di trattativa. Anche all’interno del Cotrap. “Sono quattro anni e mezzo che stiamo chiedendo una seduta monotematica su Ataf, ma la conduzione dirigistica va avanti ancora. Le notizie le sappiamo o davanti ai bar o dalla stampa. Possibile che la maggioranza non sente la necessità di esprimersi su Ataf? Tutto si riduce alla tifoseria”.

Insomma nel Pums mancano alcune tavole chiave per lo sviluppo della città. Anzitutto non si fa cenno al sovrappasso ferroviario del Rione Diaz che dovrebbe eliminare il passaggio a livello (i passaggi a livello sono stati soppressi quasi in tutta Italia). In più c’è un vuoto anche sulla rifunzionalizzazione del cavalca ferrovia di Via Bari, che originariamente avrebbe dovuto essere realizzato dall’impresa del Prusst San Michele, il famoso progetto Foggia2, ma che oggi è stato stralciato, perché la ditta del compianto don Michele Perrone ha chiesto la rimodulazione del suo accordo di programma e un ritorno della materia in aula, in consiglio comunale. La stessa ubicazione fisica della II stazione interseca quel programma edilizio, ma nel Pums non ci sono ipotesi sulla viabilità verso l’infrastruttura ferroviaria da 20 milioni di euro.

Le opposizioni, senza più Mainiero, cominciano a fare sul serio. “Solo annunci da Landella e Lega”.

FONTE: L’IMMEDIATO 01/08/2018.

https://www.immediato.net/2018/08/01/le-opposizioni-senza-piu-mainiero-cominciano-a-fare-sul-serio-solo-annunci-da-landella-e-lega/

Minoranza abbandona l’aula, per la mancata inversione dei temi all’ordine del giorno. I consiglieri hanno spiegato il motivo del loro gesto in una conferenza stampa estemporanea.

In seconda convocazione l’amministrazione Landella ha approvato i debiti fuori bilancio, ma le opposizioni hanno deciso di abbandonare l’aula, per la mancata inversione dei temi all’ordine del giorno. I consiglieri Nicola Russo, Pasquale Cataneo, Paolo Citro, Augusto Marasco, Alfonso de Pellegrino, Marcello Sciagura, Vincenzo Rizzi e Giuseppe Pertosahanno spiegato il motivo del loro gesto in una conferenza stampa estemporanea. AssentiRosario Cusmai, Pasquale Russo, Raimondo Ursitti e Luigi Buonarota. Se n’è andato invece Giuseppe Mainiero.

“Avevamo proposto di invertire gli ordini del giorno, anticipando la discussione su biostabilizzatore, Ataf, canadair e nodo intermodale, ma in aula emergono sempre delle discrasie. Rispetto alla lealtà delle conferenze dei capigruppo, in aula si fa il contrario”, hanno illustrato gli eletti.

Il contratto di servizio di Amiu che avrebbe dovuto essere siglato entro il 31 luglio, le novità del Gino Lisa, il Piano Sociale di Zona, la cui posizione da parte delle opposizioni non era aprioristicamente “contro”. Tanto il materiale rimasto insoluto.

“Fa specie che chi ha avuto parole dure sul Psz sia rimasto in aula, in conferenza avevamo deciso che se ne sarebbe discusso tra il 3 e il 6 agosto, salvo poi scoprire il blitz – ha spiegato il capogruppo dem Augusto Marasco -. Vigiano è rimasto in aula, dopo il conciliabolo col sindaco. Si vede che il centrodestra ha una crisi di identità, ci abitueremo a questo scenario da campagna elettorale, ma vogliamo ribadire che questa minoranza continuerà nel suo ruolo di opposizione, stigmatizzando il ruolo del presidente del consiglio, che ha condotto i lavori al rallentatore, nella logica di guadagnare tempo, per raccattare le presenze di Cassitti, De Martino e Clemente. Il ruolo del presidente dovrebbe essere super partes, molti accapo sono stati votati anche da lui, che avrebbe fatto bene ad astenersi per una maggiore imparzialità”.

Nelle mozioni da discutere oggi c’erano alcuni temi importanti, ha aggiunto de Pellegrino: il regolamento della sosta, che per la finanziaria 2016 avrebbe dovuto già essere con carte prepagate e il caso Enel Open Fibra, ce utilizzerà il sottosuolo del Comune a costo zero. “Noi facciamo opposizione dicendo le cose, non le urliamo al vento, come qualche consigliere di centrodestra dissidente ha fatto per 4 anni e che adesso è ritornato all’ovile. È chiaro che si appresterà a votare un Landella bis”, ha osservato polemicamente il giovane piddino riferendosi al collega Giuseppe Mainiero, ormai non più leader delle opposizioni, ma rientrato nei ranghi di un dialogo coalizionale e sovranista.

“Sulla povertà si sono giocate tante carriere politiche – ha aggiunto Vincenzo Rizzi, ma senza una giusta empatia col Psx cosa governiamo? Le associazioni del terzo settore sono state coinvolte per dire a mamma regione che la concertazione era stata fatta e non per spirito costruttivo anche con gli eletti”.

Sulla emergenza migranti, secondo Augusto Marasco, nel Psz c’è poco o nulla. “Si fa un gran parlare del quartiere Ferrovia dove io abito, sono un residente, da 4 anni non ho visto un mediatore culturale per l’integrazione dei migranti né nel piano si individuano dei fondi per un Centro Diurno. Si va avanti con la politica degli annunci. Dal mio studio ho ascoltato tutti gli interventi leghisti della manifestazione della scorsa sera: non ho sentito una sola proposta dalla Lega, non una risoluzione dei problemi. È facile cavalcare la percezione di insicurezza, nessuno vuole disconoscere i problemi del Quartiere, ma i metodi della Lega non sono risolutivi”.

Sulla posizione di Giuseppe Mainiero è arrivata una nota del segretario cittadino dei Fratelli d’Italia Peppino Pedarra, che illustra il nuovo corso: “L’opposizione in consiglio deve essere critica verso chi governa in una dialettica costruttiva nell’interesse dei cittadini. Ma l’intervento del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, ben lontano da posizioni autoreferenziali, assolve ad un dovere di natura politica. Non è più tempo di individuare nel sindaco di Foggia, Franco Landella, l’unico responsabile di questa deriva amministrativa, in quanto ciò è anche frutto di vecchie logiche di potere mai superate e tanto care a strateghi delle aule consiliari. La politica deve recuperare il ruolo centrale della vita amministrativa e deve censurare l’azione dei rispettivi rappresentanti i quali, a questo punto, finalizzano la loro azione solo nel conseguire risultati personali in un ultimo disperato attacco alla diligenza”.

Assunzioni obbligatorie, Cataneo: “Solo dagli OO.RR. un passo in avanti”.

FONTE: QUOTIDIANO DI FOGGIA 20/07/2018.

https://quotidianodifoggia.it/assunzioni-obbligatorie-cataneo-solo-dagli-oo-rr-un-passo-in-avanti/

“E’ stato compiuto un ulteriore positivo passo in avanti con la pubblicazione della Delibera 489 del 29.06.2018 con la quale sono stati posti a concorso, per titoli ed esami, 48 dei 67 posti scoperti presso il Policlinico di Foggia, inoltre con la Deliberazione n. 378 dell’11 maggio u.s., a firma del Direttore Generale degli OO.RR, si è integrato il piano di fabbisogno nel senso in cui si portano da 1 a 5 le unità da reclutare ai sensi dell’art. 18 L. 68/99 e si aggiorna la precedente DDG n. 22 che prevedeva l’assunzione di 67 unità per l’art. 1. Pertanto le assunzioni obbligatorie previste in applicazione della normativa, a meno di errori miei di valutazione –dichiara il consigliere comunale e provinciale di Foggia Pasquale Cataneo che segue da tempo questa rilevante questione legata al diritto al lavoro degli appartenenti alle categorie protette in Capitanata-, sono complessivamente 72 (67+5).”Dall’inizio di quest’anno in questa materia vige la disciplina sull’assunzione dei disabili (collocamento obbligatorio) del Jobs act, dopo il Milleproroghe 2017. La novellata normativa disciplina per gli enti/aziende pubblici e/o privati prevede che tutti soggetti giuridici (quindi oltre alle aziende pubbliche e/o private anche le onlus, i partiti politici, i sindacati, ecc.) con almeno 15 e fino a 35 dipendenti, dal primo gennaio del corrente anno, devono ottemperare con una assunzione obbligatoria entro il 60 giorni dal raggiungimento delle soglia, mentre per quelli da 36 ai 50 dipendenti la quota è di due disabili; oltre i 50 dipendenti, si devono riservare almeno il 7% ai disabili. In caso di mancata adempienza il D. Lgs. n. 185/2016 ha innalzato le sanzioni amministrative: 635 euro per il mancato invio del prospetto informativo; 31 euro per ogni giorno ulteriore di ritardo;per ogni disabile non impiegato, dal 61° giorno da cui è scattato l’obbligo, da 62,77 euro si è passati a 153,20 euro per ogni giorno in cui l’obbligo non viene assolto. “Purtroppo ad oggi l’esempio del Policlinico di Foggia, che ha avviato le procedure, non è stato seguito dagli altri Enti/Aziende pubbliche, che hanno oltre 130 posti scoperti, e dagli Enti/Aziende private che ne hanno oltre 150 di posizioni da coprire sia per l’art. 1 e sia per l’art. 18. -afferma il rappresentante politico a palazzo Dogana Pasquale Cataneo, da poco eletto quale componente della Commissione Salute della Provincia di Foggia- in merito ritengo che sia opportuna e necessaria un’azione al riguardo di tutta la classe politica, soprattutto quella regionale e parlamentare che, a Bari e Roma discute di reddito di dignità ma che nel territorio ed in Capitanata soprattutto, al momento, non si interessa di dare dignita’ a chi ha diritto per legge ad essere assunto, per dare concreta attuazione ai desideri legittimi di quanti aspettano da tempo, a pieno titolo ed unitamente alle proprie famiglie, ad essere inseriti nel mondo del lavoro in Capitanata”. “Nel contempo ritengo utile e necessario -conclude il consigliere Cataneo- che vengano definiti identici percorsi anche per le circa 280 residue scoperture di Enti/aziende pubbliche (ad esempio la ASL) e private fornendo cosi un maggior e più ampio riscontro al diritto al lavoro di queste categorie, alle previsioni di legge ed evitando così le consistenti e maggiorate sanzioni pecuniarie, previste in caso di mancato assolvimento dell’obbligo, che produrrebbero maggiori oneri alla collettività, nel caso delle aziende pubbliche, e maggiori oneri per i bilanci delle aziende private. Pertanto nel denunciare questo stallo esorto tutte le parti in causa a procedere speditamente nella direzione tracciata dalla Convenzione sottoscritta il 12 aprile u.s. tra Provincia di Foggia e Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia.”